L’altro giorno, mentre rileggevo Il vecchio e il mare di Hemingway per un laboratorio di traduzione, ho pensato a quanto sia fortunato per il semplice fatto di potermi prendere un intero lunedì mattina per immergermi nel flusso di una narrazione. E per il piacere che ne deriva: il ritmo di lettura si fa sempre più rapido, a volte ti fermi solo per gustare la bellezza di certe immagini, e poi via, di pagina in pagina, senza accorgersi del passare del tempo, senza spazio mentale per pensieri negativi ma solo per lasciarsi trasportare da questa corrente di parole e frasi bellissime.
E’ una bella fortuna, lo so. E penso che sia molto importante riconoscerlo. E poi esserne riconoscenti. Perché non sono molte, se consideriamo tutte le persone che abitano sul pianeta Terra, quelle che hanno a disposizione il tempo, le risorse e l’accesso a una cosa del genere.
La riconoscenza è fondamentale perché ti spinge a rimettere in circolo quello che hai ricevuto. Donando, di riflesso, qualcosa che non sarà mai uguale al dono iniziale, ma che porterà, almeno in parte, la fortuna del privilegio ricevuto.
Cultura rigenerativa è anche rimettere in circolo il piacere nell’esperienza della bellezza, per lasciare che agisca in forme diverse e nuove, anche dove e come non avremmo mai immaginato. Oggi ci provo in questo modo, a seminare bellezza, in attesa del prossimo giro e di idee migliori.
Feeling grateful for the gift of an entire Monday morning to get lost in the flow of a beautiful narration. A rare fortune, I know. And awareness brings gratitude, which in turn brings the desire to put that gift back in circle in some way.
In my mind, regenerative culture is also putting back in circulation the pleasure of beauty, so that it can act in new and different ways, sometimes outside of where and how we l imagined.
Gesualdo Busacca 