In Sicilia esiste dal 2010 una rete partita dall’aggregazione di tanti piccoli progetti ispirati alle etiche e ai principi della permacultura.
Tanti piccoli nodi in una mappa in costante aggiornamento e avvicinamento, per sentirsi meno soli, più connessi, più Sicilia.
Quest’anno la plenaria del movimento si è riunita a Porto di Terra, una comunità rurale in continua crescita che, negli ultimi anni, sta ripopolando e rigenerando la vallata di Santa Venera, nei pressi di Polizzi Generosa (PA), sulle Madonie. Un luogo d’acqua, di montagne, di boschi di faggi e querce e daini e cinghiali. Un nodo importante della rete che ha saputo mettere sulla mappa un territorio altrimenti poco conosciuto, diventando un Porto di Terra ricco di approdi e passaggi.
La mia prima plenaria è arrivata in un momento di passaggio per questa comunità. Passaggio da Rete a Movimento, per aprirsi ancora di più verso l’esterno; passaggio a una struttura più complessa per autoregolarsi e rispondere creativamente al cambiamento; passaggio di consegne per valorizzare le nuove energie recentemente confluite nel Movimento. Questa plenaria si è concentrata sulla concretizzazione di questi passaggi.
Esco da questa plenaria con la responsabilità di essere entrato a far parte del coordinamento del Movimento; sarà un impegno ma anche una grande occasione per conoscere più a fondo questa comunità che vorrei veder crescere esponenzialmente, anno dopo anno, fino a trasformare tutta l’isola in quello che, in fondo, è sempre stata: nnu jardinu nmenzu di lu mari.